Anche a Bologna il San Daniele è “il prosciutto per ogni pane italiano”

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Il “giro d’Italia” che abbina il San Daniele al pane delle tradizioni regionali è pronto a conquistare il capoluogo emiliano

San Daniele e i Pani d'ItaliaProsegue con la tappa di Bologna il tour San Daniele, il prosciutto per ogni pane italiano, “viaggio del gusto” in cui il prosciutto di San Daniele incontra le numerose tipologie di pane della tradizione nostrana accompagnato da una selezione di vini regionali.

 

La “buonissima” iniziativa ha preso il via nel 2011 con un temporary store a Milano, in occasione del 50° anniversario del Consorzio del famoso prosciutto DOP; è arrivata a San Daniele del Friuli in occasione di “Aria di festa”, la grande celebration del San Daniele, ed è proseguita per lo “stivale” passando da Verona, Bari, Roma, Napoli, Como, Catania e Torino.

La prima tappa del 2013, organizzata in collaborazione con Le Cesarine – Home Food, è in programma il 16 e il 17 febbraio a Bologna, presso il ristorante dell’Una Hotel in viale Pietramellara 41/43.

 

Il road show territoriale vedrà protagonisti, insieme al Prosciutto di San Daniele, tre tipi di pane della tradizione dell’Emilia Romagna: la Coppia Ferrarese, la Crocetta Bolognese e il Pane Q.C. (Qualità Controllata), che si sono sfidati a “colpi di briciola” durante le fasi iniziali dell’iniziativa.

 

La rassegna ha previsto infatti la selezione, con l’aiuto di esperti locali, di una rosa di tre tipologie di pane e tre artigiani panificatori in rappresentanza di ogni regione italiana. Il parere di una rosa di esperti enogastronomi a livello nazionale ha consentito poi di individuare un vincitore per regione.

 

È così che il Consorzio del Prosciutto di San Daniele ha deciso di “fidanzarsi” con il pane italiano, l’alimento più semplice e popolare, ma anche il più ricco di significati della nostra tradizione culinaria.

 

A spuntarla per l’Emilia Romagna è stata la Coppia Ferrarese, ma a Bologna il pubblico potrà assaggiare tutte le tre tipologie di pane, degustarne gli abbinamenti e infine esprimere una preferenza. Sarà così possibile scoprire se il voto della “giuria popolare” riuscirà a ribaltare quello degli esperti enogastronomici. Anche se, in fondo, a vincere sarà sempre il gusto!

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