FEDELTÀ DEL SUONO #307 – SETTEMBRE 2021 – VASSENE ‘L TEMPO E L’UOM NON SE N’AVVEDE
Il mio stile è rendere ciò che suono ballabile.
Non importa se è blues o altro.
Deve muoversi e rimbalzare.
CHARLIE WATTS
TEMPO
[Intro: Lizzo]
I’ve been waitin’ for this one
Turn it up
[Chorus: Lizzo]
Slow songs, they for skinny hoes
Can’t move all of this here to one of those
I’m a thick bitch, I need tempo (Tempo)
Fuck it up to the tempo
[Verse 1: Lizzo]
Pitty-pat, pitty-pat, pitty-pitty-pat (Pat)
Look at my ass, it’s fitty-fitty-fat (Fat)
Kitty cat, kitty cat, kitty-kitty cat (Cat)
Prrr me a glass, boy, I like my water wet (Wet)
Throw it back (Throw it back, threw it back)
Catch that (Catch that, catch that)
I need a jack (Woo)
For all of this ass, but it won’t go flat (Wait a minute)
Baby, baby (Baby)
Come eat some of this cakey (Cake)
He look like he could gain a little weight (A little weight)
Lick the icing off, put the rest in your face (Face)
[Chorus: Lizzo]
Slow songs, they for skinny hoes
Can’t move all of this here to one of those (Hey)
I’m a thick bitch, I need tempo (Need it)
Fuck it up to the tempo
Fuck it up to the tempo
Fuck it up to the tempo
Slow songs, they for skinny hoes
Fuck it up to the tempo (Tempo)
Fuck it up, fuck it up
Boyfriend watchin’, oh now he wanna knuckle up
Get on this ride, baby, you gon’ have to buckle up
Thick thighs save lives, call me little buttercup
All means necessary (Ayy)
My ass is not an accessorary (What?)
Yeah, I said it, accessorary (What?)
Twerk skills up on legendary
[Chorus: Lizzo]
Slow songs, they for skinny hoes
Can’t move all of this here to one of those (Hey)
I’m a thick bitch, I need tempo (Need it)
Fuck it up to the tempo
Fuck it up to the tempo
Fuck it up to the tempo
Slow songs, they for skinny hoes
Fuck it up to the tempo (Missy)
[Verse 3: Missy Elliott]
Let’s go (Let’s go), let’s go (Let’s go)
All the fly girls head to the dance floor
Kitty cat, kitty cat, prrr
All the thick girls down on the flrrr (On the floor)
Ice on my neck like brrr (Like brrr)
I’m big-boned with nice curves (Nice curves)
Look at me, I know I look grrrd (Good)
Look good, look good, look grrrd (Look good)
I’ma show y’all chicks how to drrr it
Your nigga, he wish he could
Thick girl (Thick girl), split (Split)
Get a bag (Get a bag), get rich (Get rich)
Hair done (Hair done), fixed (Fixed)
If you see a hater, tell him quit (Stop)
Get your own dough (Own dough)
Get your bread, own dough (Own dough)
Go on, ladies, head to the floor (Floor)
Fuck up the tempo, thick girls get low (Woo)
[Chorus: Lizzo]
Slow songs, they for skinny hoes
Can’t move all of this here to one of those (Hey)
I’m a thick bitch, I need tempo (Need it)
Fuck it up to the tempo
Fuck it up to the tempo
Fuck it up to the tempo
Slow songs, they for skinny hoes
Fuck it up to the tempo
[Outro: Lizzo]
Girl, run that shit back
ALBUM: Cuz I Love You
ARTISTA: Lizzo feat. Missy Elliott
ANNO: 2019
Pochi giorni prima di morire, Charlie aveva rilasciato una dichiarazione dove diceva che “Per una volta sono andato fuori TEMPO”, scherzando sul fatto che non avrebbe potuto partecipare al prossimo tour dei Rolling Stones per motivi di salute. Come poi sia andata a finire, beh, lo sappiamo tutti.
Molto si è detto in questi giorni su Charlie Watts.
Che era un batterista fenomenale… anzi no, non proprio eccezionale…
Che era un tipo strano… anzi no, forse era l’unico normale del gruppo…
Che…
Io non lo so chi fosse veramente ma so che dietro alla sua batteria lui era un grande, un signore, uno che il TEMPO non lo perdeva mai ma che anzi il TEMPO lo dava a tutto il gruppo.
I batteristi non sono quasi mai noti al grande pubblico (pensiamo ad esempio ad un altro grande che ci ha lasciato da poco come Stefano D’Orazio) o per lo meno non lo sono come i cantanti o i chitarristi.
Tutti noi conosciamo Mick Jagger e Keith Richards, tutti ci ricordiamo di John Lennon e Paul McCartney, Robert Plant e Jimmy Page, Freddie Mercury e Brian May… tanto per citarne alcuni… ma pochi si ricordano dei vari Ringo Starr, John Bonham o Roger Taylor…
Charlie Watts no, lo notavi perché era DIVERSO… tanto eccentrici Mick e Keith per quanto signorile e compassato era Charlie.
D’altronde lui veniva dal Blues londinese, amava il Jazz di Chico Hamilton e di Charlie Parker, tanto che in una intervista ebbe a dire che per lui “il Blues era Charlie Parker quando suonava lentamente”. Nel 1992 lui e il suo quintetto jazz (Charlie Watts Quintet) gli dedicarono un album: “A tribute to Charlie Parker with strings”.
Probabilmente se i Rolling Stones sono durati così a lungo come band, il merito è in gran parte suo, come più volte ebbe a dire Keith in diverse interviste (“Charlie Watts hated stardom but was the glue that stuck the Rolling Stones together”).
E non poteva che essere così visto che, in un gruppo, il TEMPO lo dà proprio la batteria (insieme al basso…), e Charlie dava ai Rolling Stones quel TEMPO preciso e scandito che lo ha reso celebre.
Charlie Watts possiamo dire che ha onorato il TEMPO!
Eppure oggi, a parlare di TEMPO, mi viene anche da pensare alla tragedia che si sta vivendo in Afghanistan… in questo caso potremmo parlare di TEMPO PERDUTO, per i venti anni di occupazione occidentale EVAPORATI in poche ore dalla stoltezza e inadeguatezza degli Americani, o di MANCANZA DI TEMPO, pensando alle centinaia di occidentali e alle migliaia di afghani che potevano essere evacuati in sicurezza e che invece rimarranno in mano ai Talebani… sperando che nessuno debba morire come le oltre 170 vittime dell’attentato all’aeroporto di Kabul.
In questo caso abbiamo a che fare con una debacle politica e militare, con una catastrofe umanitaria, con l’ennesima cattiva gestione della politica estera da parte degli Americani, che dimostra come il TEMPO non sia uguale per tutti e che non tutti lo sappiano usare allo stesso modo.
Sia chiaro, io AMO l’America ma ne odio l’approssimazione in politica estera, specialmente quando questa viene gestita dai Democratici, che raramente e hanno imbroccata una! Non perché siano meno bravi dei Repubblicani ma perché, di norma, i Repubblicani si occupano in primis delle cose interne e poi, solo se avanza loro del tempo, di quelle estere… ma tant’è, la storia si ripete e chi ne paga le conseguenze sono i popoli martoriati e lasciati in balia dei propri fantasmi e, come in questo caso, Europa e NATO che devono fare i conti con una improvvisata e inadeguata fuga da Kabul…
Noi occidentali pensiamo di avere in mano la conoscenza, come se migliaia di anni di cultura orientale non fossero mai esistiti, crediamo di essere i depositari della democrazia, tanto da avere la presunzione di poterla esportare con la forza delle armi… tranne poi dovere fare i conti con la cruda realtà di popolazioni che non sanno che farsene di una democrazia esportata un tanto al chilo.
Un libro di Federico Rampini, del 2012, si apre con una frase tratta da un antico proverbio afgano: “Voi avete gli orologi? Noi abbiamo il TEMPO“, proverbio che, mai come ora, appare di terribile attualità.
Il TEMPO quindi, come è facile notare, è stato ed è elemento fondante delle nostre vite. È quella cosa che forse noi tutti, unicamente, possediamo senza accorgercene, come ci ricorda il sommo poeta Dante, quando scrive che: “vassene ‘l tempo e l’uom non se n’avvede”.
Scrivetemi pure, come sempre, senza remore a:
abassanelli@fedeltadelsuono.net
Buona musica e avanti tutta!
Andrea Bassanelli
Vassene ‘l tempo e l’uom non se n’avvede
di Andrea Bassanelli
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