Fate ‘a carbonara, nun fate ‘a guerra
“Un guerriero non ha bisogno di una storia personale.
Un giorno scopre che non gli è più necessaria, e la abbandona.”
CARLOS CASTAÑEDA
Credo che nessuno di noi si sarebbe mai immaginato di vivere la pandemia, come credo che nessuno si potesse immaginare l’attacco alle torri gemelle a New York…
Eppure le abbiamo vissute entrambe e non solo… infatti questo millennio è iniziato decisamente male, tra stragi, crolli economici, crisi umanitarie, cambiamenti climatici e guerre… guerre ovunque, guerre sempre…
La Russia attacca l’Ucraina, prendendo a pretesto ciò che l’Ucraina ha fatto dal 2014 ad oggi nel Donbass, una guerra civile dimenticata e ignorata da tutti ma non certamente da quelle popolazioni di lingua e sentimenti russofoni che qualche giorno fa hanno deciso prima di chiedere la loro indipendenza poi il riconoscimento da parte della Russia.
Noi occidentali ci occupiamo delle guerre e dei morti solo quando sono o molto vicini a noi oppure ci riguardano economicamente… io non dimentico la guerra in Bosnia – Erzegovina prima e del Kosovo dopo che provocò circa 100.000 morti, quelli si nel cuore dell’Europa, e che ci vide coinvolti direttamente giacché l’Italia in quel caso autorizzò la partenza di aerei da bombardamento verso la ex Jugoslavia… tutto questo in totale contrasto con la nostra Costituzione che all’art. 11 sancisce: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.
Ancora per essere più chiaro disapprovo l’uso delle armi e mi ritrovo sempre di più nella nostra Carta Costituzionale che ripudia l’uso delle armi… quindi condanno l’attacco Russo nei confronti della Crimea senza dubbio alcuno.
Quello che però non approvo è un certo strabismo che sempre più spesso ci contraddistingue. Che cosa voglio dire? Che non ci siamo curati di ciò che accadeva “nel cuore dell’Europa” visto che, dati OSCE, dal 2014 ad oggi ci sono stati 13.000 morti in Donbass, una guerra civile dimenticata da tutti noi occidentali e scaturita dal colpo di stato del 2014 dove il precedente capo del governo fu cacciato da una sollevazione popolare aiutata dagli Stati Uniti… in quella occasione la Russia non riconobbe il nuovo Governo, con tutte le situazioni che si sono succedute fino ad oggi.
Tutto questo in una situazione di contesto internazionale che si evince con chiarezza guardando la cartina che qui vi presento (e che in questi giorni abbiamo visto in tutte le TV) che ci mostra che cosa è accaduto alla NATO dal 1998 ad oggi… perché il 1998? Perché, dopo la caduta del Muro di Berlino (9 novembre 1989) e la successiva dissoluzione del Patto di Varsavia (1° luglio 1991), non accade nulla fino al 1997 quando Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca vengono invitate a unirsi alla NATO… nonostante gli accordi firmati tra Gorbaciov e Regan dicessero il contrario…
Quindi Putin ha ragione? NO! Ma neanche noi occidentali l’abbiamo!
Ora dobbiamo impegnarci per far cessare le armi, senza aggiungere tensione a tensione, per poi cercare di ridisegnare il nostro futuro in un modo più intelligente e meno “belligerante”!
Diciamo NO ad OGNI GUERRA!
Un abbraccio a tutti voi e, come sempre, scrivete quello che ne pensate a:
abassanelli@costruirehifi.net.
Buona musica e avanti tutta!
Andrea Bassanelli
Fate ‘a carbonara, nun fate ‘a guerra
di Andrea Bassanelli
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