“Un tema difficile, quello vegano, che ha richiesto un grande lavoro di ricerca”
Una preparazione durata settimane, uno studio attento che ha stimolato la ricerca gastronomica di studenti e insegnanti, e infine un urlo di gioia che ha sciolto la tensione e riempito di emozione il Pala Radicchio di Rio San Martino a Scorzè (VE). Ieri, il 5° Premio San Martino, concorso gastronomico-Challenge 2012 dedicato agli istituti alberghieri è andato alla brigata di cucina del centro di formazione “Berna” di Mestre (VE). Gli allievi Sara Nardo, Elia Vanin e Giacomo Lorato, guidati dagli insegnanti Enzo Netti e Mariateresa Masiero, sono stati i più bravi ad interpretare il tema assegnato per questa trentunesima edizione della Festa del Radicchio: “Il Radicchio Rosso IGP nella cucina vegana”. Una occasione, per i ragazzi, di confrontarsi con una cucina che riserva prodotti, sapori e metodi di cottura ancora poco noti al grande pubblico. Il menù vincente è iniziato con un cocktail “Fiore d’Autunno” a base di radicchio accompagnato da finger food come cubo di tempeh in salsa di soia grigliato, gomitolo croccante di radicchio e cartellette di biscotto salto sbriciolato. Molto apprezzato anche il piatto unico a seguire che è riuscito a mettere insieme tanti prodotti tipici del Veneto: tegole di Zucca marina di Chioggia (VE) e Patata dolce di Zero Branco (TV) con intingolo di Radicchio Rosso IGP brasato su insalatina tiepida di quinoa e funghi del Montello (TV) e pomodori del Cavallino (VE) canditi al timo.
Al secondo posto si è classificato l’istituto alberghiero “Musatti” di Dolo, seguito dal centro di formazione Dieffe di Valdobbiadene. Quarto posto ex aequo per gli altri partecipanti in considerazione della loro differenza esigua di punteggio: il centro di formazione professionale Dieffe di Valdobbiadene e poi l’alberghiero “Maffioli” presente con due squadre dalle sedi di Castelfranco Veneto e Possagno. “Una gara agguerrita – commentano con soddisfazione gli organizzatori, Pro Loco di Scorzè e “Amici del Radicchio” – per l’eccellente qualità di tutte le ricette. Un tema difficile, quello vegano, che ha richiesto un grande lavoro di ricerca. I ragazzi sono riusciti a rendere piacevole la cucina vegana anche a chi non la predilige”. Una sfida anche per gli organizzatori che quest’anno hanno voluto portare, anche in un contesto popolare come la Festa del Radicchio, una cucina ancora di nicchia, convinti che un prodotto di alta qualità e dalle straordinarie proprietà organolettiche, qual è il Radicchio Rosso Tardivo IGP , possa sposarsi con le richieste di un pubblico esigente come quello vegano.
Le immagini della sfida sono disponibili anche sul profilo Facebook della Festa del Radicchio IGP di Rio San Martino: http://www.facebook.com/FestadelRadicchio?ref=ts&fref=ts.