Maria De La Paz Zamudio del ristorante ‘La Locanda da Crispino’ di Montecchio (Terni) è una dei 5 chef finalisti di OriginalITALY.it

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Dopo il successo delle prime due edizioni tenutesi al ristorante Cracco nel 2011 e al ristorante Il Luogo di Aimo e Nadia nel 2012, OriginalITALY.it, il portale web di informazione ed e-commerce dedicato all’Italia e alle sue eccellenze, presenta Maria De La Paz Zamudio, del ristorante ‘La Locanda da Crispino’ di Montecchio (TR), una dei cinque chef finalisti della terza edizione del “Premio Chef d’Autore” che si sfiderà con gli altri concorrenti martedì 5 febbraio 2013 nella location d’eccezione “Il Ristorante Trussardi Alla Scala” a Milano, alla presenza del critico gastronomico Edoardo Raspelli.

Maria De La Paz ZamudioCinque chef del network OriginalITALY.it si confronteranno proponendo le loro migliori creazioni a un parterre selezionato di giornalisti, food blogger e professionisti del settore che voteranno le ricette abbinate ai vini delle rinomate Cantine Contadi Castaldi.

I cinque chef finalisti di questa terza edizione sono:

         Vito Gaballo, del ristorante ‘I Gaballo’ di Massafra (TA)

         Maria De La Paz Zamudio, del ristorante ‘La Locanda da Crispino’ di Montecchio (TR)

         Marco Laghi, del ristorante ‘Cinque Cucchiai’ di Faenza (RA)

         Stefania Mancini, del ristorante ‘Angoletto della Luce’ di Viterbo (VT)

         Massimo Torrengo, della ‘Trattoria del Bivio’ di Cerretto Langhe (CN)

 

Ad aprire la kermesse sarà Massimo Torrengo con le ‘Capesante scottate al caffè, crema di finocchi e porri croccanti’, seguito da Maria De La Paz Zamudio con il ‘Raviolo aperto con filetto di rombo cotto a bassa temperatura servito con cime di cavolo romano e uova di salmone’ e Marco Laghi con il‘Risotto al tartufo e noci su flan di verza e gelato al Castelmagno’. Il secondo è presentato da Vito Gaballo con il ‘Sandwich di tonno con pomodori confit, capocollo di Martina Franca e bufalina‘, e per finire Stefania Mancini con il dessert ‘Mangiarlo ma non fumarlo‘.

 

 “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”: da sempre è questo il motto in cucina della chef  Maria De La Paz Zamudio. Nata in Colombia, da bambina trascorreva le vacanze nella grande tenuta di campagna dei nonni, dove la mattina si doveva seguire il nonno nei lavori della campagna, mentre nel pomeriggio la nonna insegnava il cucito, la maglia, il ricamo: lei, invece, si rifugiava in cucina, il regno di Lillì, a servizio della nonna da quando lei si era sposata. E così ha imparato le basi di quello che sarebbe stato il lavoro della sua vita.

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Le sue armi vincenti in cucina sono da sempre la rigorosità e la praticità: nel tempo ha imparato a destreggiarsi tra le difficoltà e gli imprevisti senza perdersi d’animo, ma rimanendo molto severa con sé stessa. La cucina per lei deve essere etica ed estetica, realizzata con coscienza, con la consapevolezza dell’uso della tecnica, senza improvvisazione e approssimazione e senza dimenticare la bellezza dei sapori, degli odori, dei colori e l’armonia del risultato finale.

La cucina della chef Maria De La Paz Zamudio è, infatti, un “laboratorio sensoriale” in continuo cambiamento, che stimola la percezione visiva, olfattiva e gustativa. La cucina che propone nel ristorante in cui lavora, La Locanda da Crispino, è legata al territorio e annovera piatti sia di carne che pesce, anche se lei predilige la prima, visto che negli ultimi dodici anni ha vissuto in Umbria e si sente particolarmente legata ai piatti contadini di questa regione. Anche i dolci sono una sua grande passione: “Considero l’arte della pasticceria come una scienza esatta, fatta di precisione estrema, e i pasticceri come una sorta di chimici”.

Il suo “Raviolo aperto con filetto di rombo cotto a bassa temperatura servito con cime di cavolo romano e uova di salmone” nasce dal desiderio di assemblare le cotture differenti della pasta e del ripieno del raviolo, con l’obiettivo di preservare il rombo, cotto a basa temperatura in sottovuoto e per lungo tempo, così da permettere alla polpa di non disperdere i liquidi, mantenendone intatta la consistenza e gli aromi. Il raviolo viene poi adagiato su una vellutata di cavolo verde e accompagnato dalle cime del cavolo stesso, cotte a vapore e lasciate croccanti. Il tocco finale è rappresentato dalle uova di salmone che creano un perfetto connubio di consistenze e di profumi.

Con la terza edizione del Premio Chef d’Autore si assisterà così a un vero e proprio viaggio enogastronomico lungo la nostra penisola durante il quale i cinque piatti proposti saranno un trionfo di gusti e profumi tutti italiani.

 

OriginalITALY.it – il meglio in Italia – è il portale web di informazione ed e-commerce, un vero e proprio viaggio virtuale alla scoperta dei saperi e sapori della nostra terra. Nato nel 2005, OriginalITALY.it consente di organizzare una “vacanza made in Italy”, fornendo informazioni, consigli e suggerimenti su dove Mangiare, Bere, Dormire e sulle migliori Tipicità italiane che è possibile acquistare anche online; grazie a OriginalITALY è possibile trovare con estrema facilità alberghi, b&b, ristoranti, trattorie, agriturismi. Sul portale confluiscono, infatti, oltre 5000 Aziende italiane tra le migliori del settore enogastronomico e turistico che si distinguono per la qualità e la tipicità dei prodotti e dei servizi offerti, oltre che per la capacità di offrire al cliente prodotti e servizi sempre all’insegna dell’eccellenza.

Tra le partnership di prestigio quella con Edoardo Raspelli, noto critico del mondo enogastronomico e dell’ospitalità che cura una sezione “L’Angolo di Edoardo Raspelli” in cui segnala e recensisce le strutture da lui visitate nel corso della sua carriera.

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